Con l’edizione 2025-2026, la Stagione musicale del Comune di Varese tocca il traguardo del suo ventiseiesimo anno. Una tale longevità, non scontata per iniziative culturali spesso legate all’indirizzo politico delle Amministrazioni che si succedono, dimostra come questa proposta sia ormai inscritta nel patrimonio cittadino come uno degli appuntamenti più attesi e più partecipati.
Evidentemente, non è la durata nel tempo a fare della Stagione musicale comunale un punto di riferimento della programmazione culturale della città. La sua continuità, infatti, è stata ed è garantita dalla altissima qualità del suo programma, che, di anno in anno, e grazie alla sapiente cura del suo direttore artistico, il professor Fabio Sartorelli, offre ad un pubblico, di appassionati e non solo, l’opportunità di ascoltare capolavori anche rari della produzione musicale classica, sacra e profana, eseguiti da interpreti di fama internazionale.
Ovviamente, un programma di tale pregevole qualità non può contare solo ed esclusivamente con le risorse messe a disposizione dall’Amministrazione comunale. Concorrono, infatti, a sostenere discretamente e da molti anni la Stagione musicale comunale, numerosi cittadini, manifestando così il forte legame e – mi permetto di dire – l’affetto nei confronti di questa iniziativa e di tutti coloro che contribuiscono alla sua realizzazione. A loro va il più sentito ringraziamento. Come pure un sincero ringraziamento va alla Fondazione Ubi Banca Varese, che, rinnovando il suo importante contributo economico, dà pregio e lustro ulteriore alla nostra manifestazione.
Infine, ma certo non per ordine di importanza, ringraziamo ancora una volta la Curia di Milano, che ci accoglie nello splendido scrigno della Basilica di San Vittore, offrendo così al pubblico un’esperienza estetica, che potremmo definire totale, poiché alla bellezza dei suoni si accompagna la magnificenza di questo luogo.
Enzo R. Laforgia
Assessore alla Cultura del Comune di Varese
La Stagione Musicale è, da ventisei anni, uno dei luoghi in cui la città di Varese si riconosce, si raccoglie, si rinnova. Non solo una rassegna di concerti, ma – ancor più da quando ha trovato casa nella Basilica di San Vittore – un “rito”, seppure laico, che unisce generazioni diverse nel segno della bellezza condivisa.
Nei suoni che si diffondono tra le navate, o nell’intimità del Salone Estense, si riflette la vitalità di una comunità che crede nella cultura come bene comune e nella musica come atto di ascolto, di memoria, di fiducia. Ed è per questo che la sostiene.
Anche quest’anno la Stagione rinnova il proprio impegno a proporre esperienze d’ascolto intense e coinvolgenti, affidate ad artisti di primo piano e pensate per un pubblico curioso e partecipe. La programmazione 2025–2026 intreccia memoria e scoperta, riflessione e meraviglia: ogni concerto è un invito al viaggio, nel tempo e nello spirito.
Sette appuntamenti che spaziano dalla classicità beethoveniana alla forza visionaria di Čajkovskij, dalla profondità liturgica di Cherubini all’arte sublime del contrappunto vocale rinascimentale. Accanto a pagine immortali – come il Miserere di Allegri, le Suites orchestrali di Bach o la Sinfonia Eroica – risuonano i nomi di solisti d’eccezione: Alexander Lonquich, Angela Hewitt, Pietro De Maria, Giuseppe Albanese, insieme alle migliori formazioni orchestrali e corali europee.
Non mancano i ritorni più attesi – i Tallis Scholars, l’Akademie für Alte Musik Berlin, il Collegium Vocale Gent, l’Orchestre des Champs Élysées – né l’energia delle giovani eccellenze italiane, come l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala e quella del Conservatorio di Milano, guidate da bacchette di rara sensibilità.
Ogni concerto è anche un omaggio: a chi ci ha lasciati, ma continua a vivere nei gesti della musica. A chi ci accompagna. Ai nostri futuri compagni di viaggio e di ascolto.

Fabio Sartorelli
Direttore artistico Stagione Musicale Comunale
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