La Stagione musicale comunale taglia quest’anno un traguardo importante: festeggia il venticinquesimo compleanno! Un quarto di secolo!
La longevità, non comune, di una iniziativa come questa è il risultato di fattori diversi.
Innanzitutto la cura, competente ed esperta, del suo direttore artistico. Il professor Fabio Sartorelli, nel corso di questo lungo arco di tempo, ha saputo garantire una programmazione sempre più ambiziosa, caratterizzata da una qualità straordinaria, superando di volta in volta i numerosi ostacoli, che sovente si incontrano nella messa a punto di un cartellone di tale levatura e di richiamo e di prestigio internazionale.
Il secondo elemento, che ha contribuito al suo successo e ne ha garantito la continuità è ascrivibile senza dubbio all’affetto dimostrato dal numeroso pubblico, che con passione segue da così tanto tempo le proposte della nostra Stagione musicale. Si è costituito – almeno questa è la mia impressione – uno zoccolo duro di “devoti” e appassionati, che con generosità mai esibita ha deciso di sostenere anche economicamente questo progetto, consentendo così di mantenere alta la sua qualità (e dallo scorso anno, tra i benefattori, annoveriamo la Fondazione Unione Banche Italiane per Varese, che qui, ancora una volta, ringraziamo).
Negli ultimi anni, come si sa, la Stagione musicale comunale ha cambiato casa: in assenza di un teatro adatto anche ai concerti (e speriamo che prima o poi questo sogno si avveri!) e a fronte dei bisogni di un pubblico sempre più numeroso, dalla sede originaria (il Salone estense) ci siamo spostati presso la Basilica di San Vittore. Ciò è stato reso possibile grazie alla cortese disponibilità della Curia di Milano e a chi sovrintende alla chiesa madre cittadina. La maggiore disponibilità di posti e soprattutto gli spazi più ampi hanno consentito di ospitare grandi complessi orchestrali con proposte, che forse per la prima volta sono state offerte alla nostra Città, in un contesto di straordinaria bellezza.
Ultimo fattore, che ha consentito a tale progetto di varcare la soglia del venticinquesimo anno, è rappresentato dal sostegno garantito dall’Amministrazione comunale (e, in un quarto di secolo, è superfluo ricordare che il governo cittadino ha visto un ricambio naturale di amministratori, consiglieri comunali e maggioranze politiche). Ciò mi pare rimarchi come la Stagione musicale sia ormai a tutti gli effetti un patrimonio cittadino, il cui valore trascende quello delle persone, che temporaneamente lo gestiscono, lo rendono possibile e ne assicurano la vitalità.
Dal concorso di tutti questi fattori scaturisce la lunga durata di una proposta tra le più significative del panorama culturale varesino. Noi, temporaneamente, abbiamo accompagnato per un breve tratto il cammino della Stagione musicale comunale. Cambieranno gli Amministratori, il pubblico si rinnoverà, si troveranno (speriamo!) nuovi spazi, ma siamo certi che la Stagione musicale comunale continuerà a raccogliere consensi entusiastici, offrendo esperienze di ascolto straordinarie. Almeno per i prossimi venticinque anni. 
Enzo R. Laforgia
Assessore alla Cultura del Comune di Varese
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