mercoledì 25 gennaio, ore 20.30
Basilica di San Vittore
Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano
Basilica di San Vittore
Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano
Alexander Malofeev pianoforte
Pietro Mianiti direttore
Il Rach 2 nel 150° della nascita di Rachmaninov
RACHMANINOV Concerto per pianoforte n. 2 in do minore, op. 18
ČAJKOVSKIJ Suite dallo Schiaccianoci op. 71a
ČAJKOVSKIJ Suite dallo Schiaccianoci op. 71a
Il Concerto per pianoforte n. 2 di Rachmaninov è un brano semplicemente mitico, per il pathos traboccante, per la scrittura virtuosistica del solista spinta al limite dell’eseguibile, per la ricchezza timbrica degli interventi orchestrali. Ed è per noi un sogno poterlo proporre al pubblico varesino, accanto alla Suite dallo Schiaccianoci di Čajkovskij, con un interprete della levatura di Alexander Malofeev, definito dal «Corriere della Sera» come «L’ultimo fenomeno della grande scuola pianistica russa».
E di fenomeno si tratta se pensate che nel 2014, a soli tredici anni, ha vinto il primo premio al “Concorso Čajkovskij per giovani musicisti”. Richiestissimo da tutte le più importanti istituzioni musicali Malofeev, nonostante la giovane età, si è già esibito con le orchestre più prestigiose al mondo, tra le quali l’Orchestra di Philadelphia, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Festival di Lucerna, la Filarmonica della Scala e molte altre. E se non credete alle nostre parole, allora sentite cos’ha detto di lui Riccardo Chailly: «Ho sentito per la prima volta Malofeev alla Scala. Aveva solo 14 anni, e sono rimasto folgorato dal suo talento». Lo sarete anche voi.
E di fenomeno si tratta se pensate che nel 2014, a soli tredici anni, ha vinto il primo premio al “Concorso Čajkovskij per giovani musicisti”. Richiestissimo da tutte le più importanti istituzioni musicali Malofeev, nonostante la giovane età, si è già esibito con le orchestre più prestigiose al mondo, tra le quali l’Orchestra di Philadelphia, dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, del Festival di Lucerna, la Filarmonica della Scala e molte altre. E se non credete alle nostre parole, allora sentite cos’ha detto di lui Riccardo Chailly: «Ho sentito per la prima volta Malofeev alla Scala. Aveva solo 14 anni, e sono rimasto folgorato dal suo talento». Lo sarete anche voi.
In ricordo di Emilio Bortoluzzi